Concerto di Musica Classica per il Natale e il Capodanno
Alla Casa Russa a Roma il giovane pianista Arsenij Tarasevich-Nikolaev
La Casa Russa a Roma ha concluso i suoi eventi annuali sabato 21 dicembre alle 18:30 con un magnifico Concerto di Musica Classica per il Natale e il Capodanno, tenuto dal giovane pianista Arsenij Tarasevich-Nikolaev, un talento russo che, a poco più di trent’anni, ha già conquistato una grande notorietà. La serata è stata presentata dalla Direttrice della Casa Russa, Daria Pushkova, che ha accolto il pubblico numeroso e entusiasta, sottolineando la consueta affluenza di spettatori sempre pronti a supportare le iniziative culturali della Casa Russa a Roma.
Durante il suo intervento, la Pushkova ha spiegato che i musicisti russi amano esibirsi in una sala così prestigiosa, caratterizzata dai soffitti affrescati e dai lampadari in cristallo, per l’intensità e la preparazione del pubblico che vi partecipa. Un pubblico capace di apprezzare i vari momenti musicali, comprendendo la tecnica e l’espressività dell’artista, reagendo con applausi calibrati, senza mai interrompere la concentrazione del pianista. La sala, quindi, non è solo un luogo fisico, ma un vero e proprio ambiente di scambio culturale tra pubblico russo e italiano, accomunato dall’amore per la musica e la cultura.
La Direttrice ha poi colto l’occasione per ricordare i principali eventi che la Casa Russa ha organizzato nel corso dell’anno. Tra questi, spiccano le celebrazioni per il 220° anniversario della nascita del grande compositore Mikhail Glinka, il 215° anniversario della nascita dello scrittore Nikolaj Gogol, il 225° anniversario della nascita del pittore Karl Brjullov e dello scrittore Aleksandr Puškin, il 135° anniversario della nascita della poetessa Anna Akhmatova e l’85° anniversario della celebre cantante lirica Elena Obraztsova. Ha ricordato anche la realizzazione della mostra “Russia and BRICS countries in the cultural dimension: THE NEW ART OF THE NEW WORLD” e la Tavola Rotonda sull’integrazione dei paesi BRICS, oltre ad eventi di grande valore come il concerto di Musica Sacra alla Basilica di San Vitale e il concerto e la mostra per il Centenario della morte di Giacomo Puccini. Ha poi fatto riferimento ai giovani talenti russi che la Casa Russa ha dato alla luce, tra cui numerosi pianisti che, secondo la Pushkova, sono destinati a conquistare il mondo. Il concerto di Tarasevich-Nikolaev è stato il perfetto finale per questo anno ricco di iniziative culturali.
Arsenij Tarasevich-Nikolaev, nato a Mosca il 21 febbraio 1993, è un pianista concertista di spicco. Nipote della famosa pianista Tatiana Nikolaeva, ha iniziato a studiare il pianoforte a soli quattro anni, esibendosi in pubblico già a cinque. A nove anni, ha suonato per la prima volta con l’orchestra della città di Bryansk, interpretando il Quinto Concerto di Bach. La sua formazione musicale è iniziata presso la Scuola Centrale di Musica del Conservatorio Statale Čajkovskij di Mosca, dove ha studiato dal 2000 al 2011 con il maestro Alexander Mndoyants. Successivamente, ha proseguito gli studi al Conservatorio di Mosca con illustri docenti come Nikolai Lugansky, Sergey Dorensky, Andrey Pisarev e Pavel Nersessian, completando il percorso post-laurea nel 2018. Nel 2017, ha arricchito la sua formazione frequentando l’International Piano Academy Lake Como in Italia.
Tarasevich-Nikolaev ha partecipato e vinto numerosi premi in concorsi internazionali di grande prestigio. Tra i suoi riconoscimenti più significativi si annoverano: il 1° premio al Concorso Pianistico “Le Muse” in Italia nel 2003, il Grand Prix al Concorso Pianistico Internazionale di Kaliningrad nel 2005, il 1° premio al Concorso Internazionale Strumentale e Vocale “Rovere d’Oro” e al Concorso “New Names” a Mosca nel 2008, il 1° premio al Concorso Pianistico Scriabin di Mosca nel 2012, e il 2° premio al Cleveland International Piano Competition nel 2013. La sua vittoria al Sydney International Piano Competition del 2016 gli ha permesso di firmare un contratto discografico con Decca Classics e Universal Music Australia, mentre nel 2015 ha pubblicato il suo album di debutto con opere di Debussy e Ravel per l’etichetta Acousence. Il suo repertorio spazia da compositori russi come Rachmaninov e Scriabin, a autori impressionisti come Debussy e Ravel, mostrando una grande capacità di adattarsi a stili molto diversi.
Il programma del concerto che Tarasevich-Nikolaev ha eseguito alla Casa Russa comprendeva opere di compositori celebri come Beethoven, Grieg, Čajkovskij e Rachmaninov. Il pianista ha eseguito con maestria la “Sonata op. 27 n. 1” di Beethoven, le “Immagini dal tono poetico op. 3” di Grieg, “Le Stagioni” di Čajkovskij e i “Momenti musicali n. 4, 5, 6” di Rachmaninov. Il pubblico, rapito dalla sua tecnica raffinata e dall’intensità espressiva, ha applaudito più volte, tanto che il pianista ha eseguito numerosi bis, mantenendo sempre una concentrazione assoluta e una perfetta sintonia con la musica.
Il parroco di San Vitale al Quirinale, Don Elio Lops, presente in prima fila, ha elogiato con entusiasmo la performance del giovane pianista, definendola “pazzesca”, sottolineando la sua capacità di eseguire brani difficili con una vitalità e passione straordinarie, mentre la critica musicale Livia Bidoli, Direttore Responsabile di gothicNetwork.org, ha lodato la “perizia tecnica finissima” di Tarasevich-Nikolaev e la “commozione” che è riuscito a trasmettere al pubblico. Il concerto si è concluso con un’atmosfera di grande soddisfazione, tanto tra gli appassionati di musica che tra chi si limitava ad apprezzare la bellezza della performance.
Durante l’intervista a fine concerto, Tarasevich-Nikolaev ha dichiarato di essere particolarmente felice di aver avuto l’opportunità di suonare a Roma per la prima volta, grazie alla Casa Russa a Roma, e ha sperato che in futuro potesse esserci ancora l’occasione di esibirsi nella capitale.
Infine, è interessante ricordare che, mentre il Natale nella tradizione ortodossa russa viene celebrato il 7 gennaio, secondo il calendario giuliano, la comunità ortodossa russa a Roma, come le altre comunità ortodosse, mantiene vive tradizioni che affondano le radici in secoli di storia e cultura religiosa. La vigilia del Natale ortodosso è segnata dal digiuno e dalla preparazione di piatti tipici come la kutia, seguita dalla Divina Liturgia nella notte del 6 gennaio. A Roma, la comunità russa celebra il Natale in chiese come quella di Santa Caterina d’Alessandria, vicino a Piazza Venezia, e la Basilica di San Nicola Taumaturgo, che ospita fedeli di diverse nazionalità ortodosse.