أحداثأحدث المقالات

Tunisia – Il giorno d’inizio della rivoluzione sarà festa nazionale

Giornata Nazionale della Rivoluzione il 17 Dicembre 2024

Secondo le notizie dell’Agenzia di stampa ANSAmed, nove anni dopo l’inizio della rivoluzione tunisina, il presidente Kais Saied ha proclamato il 17 dicembre come Giornata della Rivoluzione Nazionale, rendendolo ufficialmente una festa nazionale.

L’annuncio è stato fatto durante una visita a Sidi Bouzid, la città simbolo della rivoluzione del 2010-2011, dove il gesto disperato di Mohamed Bouazizi, venditore ambulante che si diede fuoco per protesta contro la corruzione e l’oppressione del regime che scatenò una rivolta – nota anche come Rivoluzione della Dignità – che portò alla caduta del regime di Zine El-Abidine Ben Ali.

Nel suo discorso, il Presidente Saied ha ribadito l’importanza dei valori di «occupazione, libertà e dignità», al centro delle rivendicazioni popolari di allora e ancora attuali. Il presidente ha denunciato le «trame nell’ombra» e i tentativi di destabilizzazione politica, dichiarando: «Mi assumerò la piena responsabilità, anche se le istituzioni statali non funzionano correttamente. I sacrifici dei tunisini non saranno vani».

Di fronte a una folla composta soprattutto da giovani, Saied ha promesso di tornare presto a Sidi Bouzid per annunciare nuovi progetti dedicati all’occupazione e allo sviluppo della regione, confermando l’impegno per affrontare le sfide economiche e sociali del Paese.

Il presidente ha sottolineato che «alcune persone provocano crisi per nascondere le proprie» e ha respinto le accuse di responsabilità per le disfunzioni politiche, evidenziando la necessità di riportare al centro le istanze dei cittadini.

La proclamazione del 17 dicembre come festa nazionale mira a riconoscere ufficialmente il valore storico della data che segnò l’inizio della Rivoluzione tunisina del 2010-2011, dando il via altresì alle Primavere arabe.

Antefatti e contesto storico

La Tunisia era governata da Zine El-Abidine Ben Ali, in carica dal 1987, con un regime autoritario caratterizzato da corruzione, repressione delle libertà civili e censura.

Le condizioni economiche e sociali erano critiche: alta disoccupazione, soprattutto giovanile, disuguaglianze economiche e impoverimento delle regioni interne rispetto a quelle costiere.

L’innesco della rivoluzione

Il 17 dicembre 2010, a Sidi Bouzid, Mohamed Bouazizi, un giovane laureato costretto a lavorare come venditore ambulante, si diede fuoco davanti al municipio dopo che la polizia gli aveva confiscato la merce e lo aveva umiliato.

Questo gesto disperato suscitò una reazione a catena, con proteste diffuse inizialmente nella sua città e poi in tutto il paese.

La rivoluzione in marcia

Le proteste si intensificarono, spinte dall’uso dei social media, che diffusero rapidamente immagini e notizie censurate dai media tradizionali.

Le rivendicazioni dei manifestanti includevano:

·       Fine della corruzione e della dittatura.

·       Maggiore giustizia sociale e libertà politiche.

·       Migliori opportunità economiche.

Dopo settimane di proteste, il 14 gennaio 2011, Ben Ali fuggì in Arabia Saudita, segnando la fine del suo regime.

Conseguenze e significato storico

La Tunisia è stata la prima nazione delle Primavere arabe, seguita da movimenti analoghi in Egitto, Libia, Siria e altri paesi della regione.

È considerata l’unico paese della regione in cui la transizione democratica abbia avuto un relativo successo, con l’adozione di una Costituzione progressista nel 2014 e il Nobel per la Pace al Quartetto per il Dialogo Nazionale Tunisino nel 2015.

Tuttavia, sfide economiche e politiche continuano, e la democrazia tunisina ha affrontato momenti critici, come le recenti crisi istituzionali e il consolidamento del potere da parte del presidente Kais Saied.

Aspetti simbolici e celebrazione del 17 dicembre

Il 17 dicembre è stato proclamato giorno della Rivoluzione e della Gioventù, anche se le celebrazioni ufficiali variano a seconda del contesto politico del momento.

Il gesto di Bouazizi rimane un simbolo di resistenza contro l’oppressione e di lotta per la dignità.

La data è ricordata non solo in Tunisia, ma in tutto il mondo come inizio di una stagione di cambiamenti nel mondo arabo.

Tunisia oggi, tra speranze e disillusioni

Sebbene la Tunisia sia spesso lodata per i progressi democratici, molte delle questioni che portarono alla rivoluzione, come la disoccupazione e le disuguaglianze regionali, rimangono irrisolte.

Il clima politico è teso, con critiche al presidente Saied per l’accentramento del potere e accuse di ritorno all’autoritarismo.

Il sacrificio di Bouazizi e la mobilitazione popolare hanno comunque influenzato non solo la Tunisia, ma l’intero panorama globale, dimostrando la forza del desiderio di libertà e giustizia.

Loading

Patrizia Boi

Scrittrice di fiabe, favole e leggende, pubblica anche romanzi, racconti, saggi e biografie. Collabora con varie riviste scrivendo articoli, recensioni e interviste. Incontra talenti del mondo della Letteratura, dell’Arte, della Musica, del Cinema, del Teatro, delle Discipline Olistiche e della Scienza popolando così le sue giornate di nuove scoperte.

مقالات ذات صلة

اترك تعليقاً

لن يتم نشر عنوان بريدك الإلكتروني. الحقول الإلزامية مشار إليها بـ *

شاهد أيضاً
إغلاق
زر الذهاب إلى الأعلى
Show Buttons
Hide Buttons
Translate »