Manuela Sáenz, la Libertadora del Libertador alla manifestazione “LeggereNienteMale”
Un’eroina che ha riscritto la storia nella visione di Maddalena Celano
Nata a Quito il 27 dicembre 1797, Manuela Sáenz si distinse come figura rivoluzionaria e pioniera nella lotta contro il colonialismo spagnolo. Non solo compagna del Libertador Bolívar, Manuela fu una leader autonoma che contribuì attivamente alla causa indipendentista. Il titolo di “Libertadora del Libertador” le fu attribuito non solo per il suo sostegno morale, ma anche per le azioni eroiche, come lo sventare attentati contro Bolívar, e per il suo ruolo politico-militare.
Come sottolineato dall’Autrice Maddalena Celano durante l’incontro, Manuela si scontrò con i limiti di una società patriarcale, infrangendo norme e stereotipi per partecipare attivamente alle battaglie, curare i feriti e agire come spia. Questo le valse critiche ma anche un posto tra le più grandi figure dell’indipendenza latinoamericana.
La figura dell’Eroina per S.E. Sonia Silvia Brito Sandoval, Ambasciatrice dello Stato Plurinazionale di Bolivia è stata fondamentale per la storia dell’America Latina, ma soprattutto per la storia della Bolivia in quanto fu grazie a Manuelita che nacque l’idea di una figlia spirituale comune tra Manuela Saenz e Simon Bolivar. Inoltre ha creato una evoluzione nelle cause dell’indipendentismo e nel riconoscimento del diritto degli indigeni.
Una figura centrale per la libertà e l’inclusione
Manuela non fu una semplice comparsa nella vita di Bolívar. Come evidenziato dalla Ambasciatrice Teresa Subieta Serrano, Manuela rappresentava la voce delle donne escluse dalla vita politica e sociale, simboleggiando la ribellione contro la discriminazione di genere e razziale. Incarnò ideali di libertà e uguaglianza, diventando una paladina per gli oppressi e un’ispirazione per le future generazioni di donne latinoamericane.
La Serrano ha proposto alla Celano, nel corso dell’incontro, di occuparsi in una prossima opera anche del matrimonio alchemico di altri due eroi nazionali, stavolta boliviani.
La dottoressa Maylyn Elvira Lopez Perez ha parlato dell’importanza per il Venezuela del pensiero bolivariano che è entrato in maniera importante nella mentalità della popolazione in rapporto alle diseguaglianze e alle questioni di genere portando il popolo venezuelano ad un evoluzione che ancora risente di quegli influssi.
La celebrazione dell’amore e della lotta
La presentazione dell’opera, curata dalla scrittrice Maddalena Celano, ha messo in luce non solo il legame indissolubile tra Manuela e Bolívar, ma anche l’aspetto umano e intimo della loro relazione. L’epistolario riportato nel libro offre uno spaccato dei sentimenti profondi e della reciproca influenza tra i due: un amore che si intrecciava alle battaglie per la libertà.
Bolívar, in una delle sue lettere, scriveva:
«Mia adorata Manuelita, tutto è offuscato dal ricordo della vostra immagine… Questo cuore vecchio e stanco anela a voi, nel fervido desiderio che la vostra presenza lo ringiovanisca.»
Manuela, dal canto suo, si dimostrava spesso protettiva e premurosa, come si legge in una lettera del 1828, in cui lo implorava di evitare un ballo in maschera per motivi di sicurezza.
Un’eredità che vive nel presente
La figura di Manuela Sáenz è stata valorizzata nel tempo, con statue, piazze e il simbolico deposito di terra della sua casa natale accanto alla tomba di Bolívar nel Pantheon Nazionale di Caracas. Recentemente, come annunciato dall’Ambasciatrice venezuelana María Elena Uzzo nel corso della presentazione effettuata alla Casa Argentina, è nato il Movimiento Manuelita Sáenz, un collettivo femminista volto a tutelare i diritti delle donne, segno della modernità e attualità del suo pensiero.
Manuela Sáenz: un simbolo eterno
Il diario personale di Manuela e le sue lettere restituiscono l’immagine di una donna coraggiosa, visionaria e innamorata della libertà. La sua storia, un intreccio di passione e politica, rimane una fonte di ispirazione per l’America Latina e il mondo intero.
Questo evento è stato non solo una celebrazione della sua vita, ma anche un invito a riflettere sul ruolo delle donne nella storia e nella società contemporanea, ricordando che la libertà e la giustizia, come ci insegnano figure come Manuela, sono conquiste da preservare e difendere ogni giorno.
La presentazione si inseriva nel programma di una giornata molto ricca nell’ambito della manifestazione il cui programma dettagliato è riportato in calce all’articolo.